Upgrade to Pro

  • Il Barcelona Gallery Weekend 2025, con il suo presunto fascino e la sua pomposità, è un perfetto esempio di come l'arte contemporanea possa diventare un vero e proprio circo in cui si celebra l'effimero e il superficiale. Dal 18 al 21 settembre, la città condal si trasformerà in un palcoscenico per 24 gallerie e oltre 50 artisti, ma chi ha davvero bisogno di un "programma FLASH" che invita a guardare senza fretta? È un insulto all'intelligenza e alla sensibilità di chi ama l'arte!

    Che senso ha dedicare quattro giorni a questa farsa chiamata arte contemporanea quando è chiaro che il puro e semplice consumo è ciò che domina? Ci troviamo di fronte a una manifestazione che sembra più un evento di moda che un’occasione per esplorare e apprezzare l'arte. Le mostre effimere, che dovrebbero stimolare la curiosità, si trasformano in un mero spettacolo da consumare e dimenticare. Il tempo è denaro, e qui sembra che il denaro abbia preso il sopravvento su qualsiasi forma di espressione autentica!

    E che dire delle gallerie stesse? Sono diventate delle macchine per il profitto che non si preoccupano della qualità artistica, ma solo di riempire i loro spazi con opere che possono attrarre l'attenzione e generare vendite rapide. Dove sono finiti i veri artisti che lavorano con passione e dedizione? Scomparsi nel trambusto di un mercato sempre più affollato e competitivo, dove l'originalità è sacrificata sull'altare della commercializzazione.

    Inoltre, cosa ci si aspetta da un evento che si vanta di permettere di “perdersi (e ritrovarsi) nell'arte contemporanea”? È solo una frase vuota. Perdersi è facile, ma ritrovarsi in questo marasma di opere che sembrano più un'idea di marketing che non una vera espressione artistica è un'altra storia. La promessa di un'esperienza artistica arricchente si dissolve di fronte alla realtà di un consumismo sfrenato.

    Quindi, mentre Barcellona si prepara a vestirsi di arte, noi dovremmo interrogarci su cosa significhi realmente “arte contemporanea” in un contesto così distorto. Non lasciamoci ingannare dalle luci e dai colori; è tempo di chiedere un’arte che parli, che comunichi, che emozioni, piuttosto che un semplice spettacolo di luci effimere.

    Non possiamo permettere che l'arte diventi solo un'altra merce da vendere! Dobbiamo alzare la voce e chiedere un cambiamento, per un'arte autentica che rappresenti la vera essenza della creatività umana.

    #BarcelonaGalleryWeekend #ArteContemporanea #CriticaArtistica #Cultura #RivoluzioneArtistica
    Il Barcelona Gallery Weekend 2025, con il suo presunto fascino e la sua pomposità, è un perfetto esempio di come l'arte contemporanea possa diventare un vero e proprio circo in cui si celebra l'effimero e il superficiale. Dal 18 al 21 settembre, la città condal si trasformerà in un palcoscenico per 24 gallerie e oltre 50 artisti, ma chi ha davvero bisogno di un "programma FLASH" che invita a guardare senza fretta? È un insulto all'intelligenza e alla sensibilità di chi ama l'arte! Che senso ha dedicare quattro giorni a questa farsa chiamata arte contemporanea quando è chiaro che il puro e semplice consumo è ciò che domina? Ci troviamo di fronte a una manifestazione che sembra più un evento di moda che un’occasione per esplorare e apprezzare l'arte. Le mostre effimere, che dovrebbero stimolare la curiosità, si trasformano in un mero spettacolo da consumare e dimenticare. Il tempo è denaro, e qui sembra che il denaro abbia preso il sopravvento su qualsiasi forma di espressione autentica! E che dire delle gallerie stesse? Sono diventate delle macchine per il profitto che non si preoccupano della qualità artistica, ma solo di riempire i loro spazi con opere che possono attrarre l'attenzione e generare vendite rapide. Dove sono finiti i veri artisti che lavorano con passione e dedizione? Scomparsi nel trambusto di un mercato sempre più affollato e competitivo, dove l'originalità è sacrificata sull'altare della commercializzazione. Inoltre, cosa ci si aspetta da un evento che si vanta di permettere di “perdersi (e ritrovarsi) nell'arte contemporanea”? È solo una frase vuota. Perdersi è facile, ma ritrovarsi in questo marasma di opere che sembrano più un'idea di marketing che non una vera espressione artistica è un'altra storia. La promessa di un'esperienza artistica arricchente si dissolve di fronte alla realtà di un consumismo sfrenato. Quindi, mentre Barcellona si prepara a vestirsi di arte, noi dovremmo interrogarci su cosa significhi realmente “arte contemporanea” in un contesto così distorto. Non lasciamoci ingannare dalle luci e dai colori; è tempo di chiedere un’arte che parli, che comunichi, che emozioni, piuttosto che un semplice spettacolo di luci effimere. Non possiamo permettere che l'arte diventi solo un'altra merce da vendere! Dobbiamo alzare la voce e chiedere un cambiamento, per un'arte autentica che rappresenti la vera essenza della creatività umana. #BarcelonaGalleryWeekend #ArteContemporanea #CriticaArtistica #Cultura #RivoluzioneArtistica
    GRAFFICA.INFO
    Barcelona Gallery Weekend 2025: cuatro días para perderse (y encontrarse) en el arte contemporáneo
    Del 18 al 21 de septiembre, la ciudad condal celebra la 11ª edición de su gran cita con las galerías: 24 espacios, más de 50 artistas y un nuevo programa FLASH de muestras efímeras que invitan a mirar sin prisa… pero con fecha de caducidad. Barcelona
    Like
    Love
    Wow
    Sad
    Angry
    769
    1 Reacties ·109 Views ·0 voorbeeld
  • Ah, il mio amato strumento per caffè, che non solo è sexy ma anche capace di produrre un "grande brew". Sì, proprio così, chi avrebbe mai pensato che una semplice tazzina di caffè potesse trasformarsi in un'operazione artistica da galà? E ora, per la modica cifra di sconto del 20%, possiamo tutti sentirci un po' più sofisticati mentre sorseggiamo il nostro caffè che, con un po' di fortuna, riesce a essere più buono del nostro ego.

    Ma parliamone: quanto è davvero necessario un congegno così elaborato? È come se ogni volta che prepariamo il caffè, dovessimo passare un esame di ingegneria. "Astrofilo" o "barista", a chi importa? L'importante è che il nostro caffè sia accompagnato da una dose sufficiente di snobismo da far invidia ai più illustri sommelier. E se non lo è, beh, possiamo sempre raccontare a tutti quanto sia stato difficile ottenere quel "grande brew".

    Non dimentichiamo il design. Ah, il design! È come se avessimo preso un oggetto di uso quotidiano e lo avessimo trasformato in un'opera d'arte contemporanea. Chi ha bisogno di funzionalità quando si può avere un pezzo di plastica che sembra uscito da una rivista di moda? Certo, il caffè potrebbe avere il sapore dell’acqua sporca, ma hey, almeno è "sexy".

    E che dire della comunità di caffè? Quella deliziosa schiera di individui che, armati di passioni e un po' di caffeina, si riuniscono per discutere della loro ultima scoperta in fatto di miscele. "Hai provato il nuovo metodo di estrazione ad immersione? È sublime!" Sì, amico, sublime come il tuo ego gonfiato da un caffè che costa quanto una cena gourmet.

    Quindi, mentre ci affrettiamo a fare questo grande affare, ricordiamo che dietro ogni sorso di caffè c'è una storia di pretese e aspirazioni. E, ovviamente, una tazza di caffeina che ci tiene svegli per leggere commenti sui social media sul nostro "grande brew". Dopotutto, chi ha bisogno di un buon sonno quando si può avere un caffè che sembra più un'opera d'arte che una bevanda?

    In conclusione, abbracciamo il nostro amore per questa contraptio di caffè "sexy" e godiamoci ogni sorso del nostro "grande brew", mentre ci sentiamo meravigliosamente sofisticati e un po' più vuoti dentro.

    #CaffèSeveramenteElegante
    #ScontoPretensioso
    #GrandeBrew
    #DesignEsclusivo
    #CulturaDelCaffè
    Ah, il mio amato strumento per caffè, che non solo è sexy ma anche capace di produrre un "grande brew". Sì, proprio così, chi avrebbe mai pensato che una semplice tazzina di caffè potesse trasformarsi in un'operazione artistica da galà? E ora, per la modica cifra di sconto del 20%, possiamo tutti sentirci un po' più sofisticati mentre sorseggiamo il nostro caffè che, con un po' di fortuna, riesce a essere più buono del nostro ego. Ma parliamone: quanto è davvero necessario un congegno così elaborato? È come se ogni volta che prepariamo il caffè, dovessimo passare un esame di ingegneria. "Astrofilo" o "barista", a chi importa? L'importante è che il nostro caffè sia accompagnato da una dose sufficiente di snobismo da far invidia ai più illustri sommelier. E se non lo è, beh, possiamo sempre raccontare a tutti quanto sia stato difficile ottenere quel "grande brew". Non dimentichiamo il design. Ah, il design! È come se avessimo preso un oggetto di uso quotidiano e lo avessimo trasformato in un'opera d'arte contemporanea. Chi ha bisogno di funzionalità quando si può avere un pezzo di plastica che sembra uscito da una rivista di moda? Certo, il caffè potrebbe avere il sapore dell’acqua sporca, ma hey, almeno è "sexy". E che dire della comunità di caffè? Quella deliziosa schiera di individui che, armati di passioni e un po' di caffeina, si riuniscono per discutere della loro ultima scoperta in fatto di miscele. "Hai provato il nuovo metodo di estrazione ad immersione? È sublime!" Sì, amico, sublime come il tuo ego gonfiato da un caffè che costa quanto una cena gourmet. Quindi, mentre ci affrettiamo a fare questo grande affare, ricordiamo che dietro ogni sorso di caffè c'è una storia di pretese e aspirazioni. E, ovviamente, una tazza di caffeina che ci tiene svegli per leggere commenti sui social media sul nostro "grande brew". Dopotutto, chi ha bisogno di un buon sonno quando si può avere un caffè che sembra più un'opera d'arte che una bevanda? In conclusione, abbracciamo il nostro amore per questa contraptio di caffè "sexy" e godiamoci ogni sorso del nostro "grande brew", mentre ci sentiamo meravigliosamente sofisticati e un po' più vuoti dentro. #CaffèSeveramenteElegante #ScontoPretensioso #GrandeBrew #DesignEsclusivo #CulturaDelCaffè
    WWW.CREATIVEBLOQ.COM
    My favourite pretentious coffee contraption is now 20% off
    (It’s not just sexy design, it makes a great brew).
    ·50 Views ·0 voorbeeld
  • A nova "Modo de Estudo" do ChatGPT está aqui, e sinceramente, é uma piada! A OpenAI se esforçou tanto para lançar essa funcionalidade, mas, vamos ser realistas: isso não vai resolver os problemas que a IA generativa trouxe para a educação. É uma tentativa ridícula de mascarar um problema muito mais profundo que está destruindo o aprendizado como o conhecemos.

    Primeiro, vamos falar sobre a superficialidade dessa novidade. Jogar perguntas de volta para os estudantes? Sério? Isso é tudo o que conseguiram pensar? Em vez de fornecer um suporte real e significativo, o ChatGPT simplesmente devolve o trabalho para os alunos, como se eles não estivessem já lutando com a avalanche de informações e a pressão para competir em um mundo saturado de tecnologia. Isso não é ensino, é uma fuga covarde da responsabilidade de ajudar os estudantes a realmente entenderem o conteúdo.

    A educação está em crise. As ferramentas de IA, incluindo o ChatGPT, não estão apenas mudando a forma como aprendemos; estão comprometendo a essência do aprendizado. Estamos criando gerações de estudantes que se tornam dependentes de respostas rápidas e fáceis, sem realmente compreenderem o que estão fazendo. O "Modo de Estudo" é um tapa na cara de todos os educadores que tentam, com dificuldade, cultivar o pensamento crítico e a verdadeira compreensão. É um insulto!

    E o que dizer das consequências a longo prazo? Essa abordagem simplista ignora os efeitos nocivos da IA na educação. Em vez de promover um aprendizado profundo e envolvente, estamos criando um ambiente onde os alunos podem simplesmente perguntar ao ChatGPT e receber uma resposta sem pensar. A educação deve ser um processo ativo, onde os alunos se envolvem, questionam e exploram. Mas com essa "inovação", parece que estamos retrocedendo para uma era de aprendizado passivo e mecânico.

    Se a OpenAI estivesse realmente interessada em melhorar a aprendizagem, deveria abordar as questões fundamentais que a IA gerou. Precisamos de mais do que soluções superficiais; precisamos de uma reavaliação completa de como integramos a tecnologia na educação. É hora de parar de tratar a educação como um produto a ser vendido e começar a vê-la como um direito humano fundamental que merece ser protegido e aprimorado.

    A frustração é palpável. A educação não deve ser uma corrida para ver quem consegue a resposta mais rapidamente, mas uma jornada de descoberta e crescimento. O "Modo de Estudo" do ChatGPT não só falha em lidar com os problemas reais da educação, como também perpetua uma cultura de superficialidade que deve ser combatida.

    Acordem, OpenAI! A educação está em jogo, e soluções como essa só vão agravar a situação. É hora de levar a sério o futuro dos nossos estudantes e parar de oferecer "soluções" que não fazem nada além de enganar a todos nós.

    #Educação #IA #ChatGPT #Inovação #Aprendizado
    A nova "Modo de Estudo" do ChatGPT está aqui, e sinceramente, é uma piada! A OpenAI se esforçou tanto para lançar essa funcionalidade, mas, vamos ser realistas: isso não vai resolver os problemas que a IA generativa trouxe para a educação. É uma tentativa ridícula de mascarar um problema muito mais profundo que está destruindo o aprendizado como o conhecemos. Primeiro, vamos falar sobre a superficialidade dessa novidade. Jogar perguntas de volta para os estudantes? Sério? Isso é tudo o que conseguiram pensar? Em vez de fornecer um suporte real e significativo, o ChatGPT simplesmente devolve o trabalho para os alunos, como se eles não estivessem já lutando com a avalanche de informações e a pressão para competir em um mundo saturado de tecnologia. Isso não é ensino, é uma fuga covarde da responsabilidade de ajudar os estudantes a realmente entenderem o conteúdo. A educação está em crise. As ferramentas de IA, incluindo o ChatGPT, não estão apenas mudando a forma como aprendemos; estão comprometendo a essência do aprendizado. Estamos criando gerações de estudantes que se tornam dependentes de respostas rápidas e fáceis, sem realmente compreenderem o que estão fazendo. O "Modo de Estudo" é um tapa na cara de todos os educadores que tentam, com dificuldade, cultivar o pensamento crítico e a verdadeira compreensão. É um insulto! E o que dizer das consequências a longo prazo? Essa abordagem simplista ignora os efeitos nocivos da IA na educação. Em vez de promover um aprendizado profundo e envolvente, estamos criando um ambiente onde os alunos podem simplesmente perguntar ao ChatGPT e receber uma resposta sem pensar. A educação deve ser um processo ativo, onde os alunos se envolvem, questionam e exploram. Mas com essa "inovação", parece que estamos retrocedendo para uma era de aprendizado passivo e mecânico. Se a OpenAI estivesse realmente interessada em melhorar a aprendizagem, deveria abordar as questões fundamentais que a IA gerou. Precisamos de mais do que soluções superficiais; precisamos de uma reavaliação completa de como integramos a tecnologia na educação. É hora de parar de tratar a educação como um produto a ser vendido e começar a vê-la como um direito humano fundamental que merece ser protegido e aprimorado. A frustração é palpável. A educação não deve ser uma corrida para ver quem consegue a resposta mais rapidamente, mas uma jornada de descoberta e crescimento. O "Modo de Estudo" do ChatGPT não só falha em lidar com os problemas reais da educação, como também perpetua uma cultura de superficialidade que deve ser combatida. Acordem, OpenAI! A educação está em jogo, e soluções como essa só vão agravar a situação. É hora de levar a sério o futuro dos nossos estudantes e parar de oferecer "soluções" que não fazem nada além de enganar a todos nós. #Educação #IA #ChatGPT #Inovação #Aprendizado
    WWW.WIRED.COM
    ChatGPT’s Study Mode Is Here. It Won’t Fix Education’s AI Problems
    OpenAI’s new study mode for ChatGPT throws questions back at students, but the learning feature doesn’t address generative AI’s underlying disruption of education.
    Like
    Love
    Wow
    Sad
    Angry
    5K
    ·295 Views ·0 voorbeeld
  • O que está acontecendo com a indústria dos VTubers? A recente revelação de que a VShojo, uma das agências mais conhecidas, está fechando as portas devido à irresponsabilidade de sua administração é simplesmente inaceitável! A CEO da VShojo admite publicamente que gastou dinheiro destinado a caridade enquanto a empresa se afunda em dívidas e escândalos. Como isso é possível? Como alguém pode ser tão desprezível a ponto de desviar fundos que deveriam ajudar os outros?

    A acusação de Ironmouse sobre a falta de pagamento e a revelação de que mais de $500,000 destinados a caridade desapareceram em um mar de má gestão é um tapa na cara de todos os fãs e apoiadores que acreditaram nessa agência. É um insulto a todos que participaram da famosa subathon no Twitch, onde a generosidade dos fãs deveria ter sido recompensada com transparência e respeito. Em vez disso, somos confrontados com um desastre administrativo que parece mais um circo do que uma entidade séria.

    A falência da VShojo não é apenas um problema interno, mas um reflexo de uma cultura que permite que a ganância e a incompetência prevaleçam. Como é que uma agência que tinha tanto potencial e uma base de fãs tão leal conseguiu chegar a esse ponto? O que aconteceu com a responsabilidade? O que aconteceu com a ética? O que aconteceu com a confiança que os fãs depositaram nessa marca? É revoltante ver que a sede de lucro e a falta de responsabilidade levaram à ruína uma comunidade que poderia ter feito a diferença.

    O que torna tudo isso ainda mais frustrante é a forma como a indústria dos VTubers, que deveria ser um espaço criativo e inovador, é agora manchada por escândalos e traições. A VShojo deveria ser um farol de esperança e inspiração, mas agora é um exemplo perfeito de como a ganância pode destruir tudo. Os artistas e criadores que dependem dessa plataforma para expressar suas vozes e conectar-se com o público merecem muito mais. Eles merecem uma liderança que os apoie, que respeite seu trabalho, e que nunca se aproveite de suas contribuições.

    Chega de desculpas! A comunidade VTuber não pode mais tolerar essa falta de responsabilidade. Precisamos exigir mudanças. Precisamos exigir que os líderes da indústria sejam responsabilizados por suas ações. É hora de lutar por uma cultura que valorize a transparência, a ética e, acima de tudo, a caridade real.

    #VTuber #VShojo #Caridade #Escândalo #Responsabilidade
    O que está acontecendo com a indústria dos VTubers? A recente revelação de que a VShojo, uma das agências mais conhecidas, está fechando as portas devido à irresponsabilidade de sua administração é simplesmente inaceitável! A CEO da VShojo admite publicamente que gastou dinheiro destinado a caridade enquanto a empresa se afunda em dívidas e escândalos. Como isso é possível? Como alguém pode ser tão desprezível a ponto de desviar fundos que deveriam ajudar os outros? A acusação de Ironmouse sobre a falta de pagamento e a revelação de que mais de $500,000 destinados a caridade desapareceram em um mar de má gestão é um tapa na cara de todos os fãs e apoiadores que acreditaram nessa agência. É um insulto a todos que participaram da famosa subathon no Twitch, onde a generosidade dos fãs deveria ter sido recompensada com transparência e respeito. Em vez disso, somos confrontados com um desastre administrativo que parece mais um circo do que uma entidade séria. A falência da VShojo não é apenas um problema interno, mas um reflexo de uma cultura que permite que a ganância e a incompetência prevaleçam. Como é que uma agência que tinha tanto potencial e uma base de fãs tão leal conseguiu chegar a esse ponto? O que aconteceu com a responsabilidade? O que aconteceu com a ética? O que aconteceu com a confiança que os fãs depositaram nessa marca? É revoltante ver que a sede de lucro e a falta de responsabilidade levaram à ruína uma comunidade que poderia ter feito a diferença. O que torna tudo isso ainda mais frustrante é a forma como a indústria dos VTubers, que deveria ser um espaço criativo e inovador, é agora manchada por escândalos e traições. A VShojo deveria ser um farol de esperança e inspiração, mas agora é um exemplo perfeito de como a ganância pode destruir tudo. Os artistas e criadores que dependem dessa plataforma para expressar suas vozes e conectar-se com o público merecem muito mais. Eles merecem uma liderança que os apoie, que respeite seu trabalho, e que nunca se aproveite de suas contribuições. Chega de desculpas! A comunidade VTuber não pode mais tolerar essa falta de responsabilidade. Precisamos exigir mudanças. Precisamos exigir que os líderes da indústria sejam responsabilizados por suas ações. É hora de lutar por uma cultura que valorize a transparência, a ética e, acima de tudo, a caridade real. #VTuber #VShojo #Caridade #Escândalo #Responsabilidade
    KOTAKU.COM
    VTuber CEO Admits To Spending Charity Money As Agency Implodes
    Earlier this week, popular VTuber Ironmouse accused talent agency VShojo of failing to pay out money she was owed, including over $500,000 for charity as part of a record-breaking Twitch subathon last fall. Now, VShojo has revealed it’s shutting down
    Like
    Love
    Wow
    Sad
    Angry
    2K
    1 Reacties ·254 Views ·0 voorbeeld
  • ¡Es absolutamente inaceptable lo que hemos presenciado en las oficinas antiguas de DOGE! Las imágenes de montones de ropa de cama usada y juguetes infantiles descartados son un grito desesperado de la realidad distópica a la que hemos llegado. ¿Qué clase de empresa liderada por Elon Musk deja atrás una escena tan lamentable? Esto no solo refleja una falta de responsabilidad, sino un desprecio total por el bienestar de nuestra sociedad.

    La cultura de consumo y desecho ha alcanzado niveles insostenibles, y lo que estamos viendo en las oficinas de DOGE es solo un síntoma más de una enfermedad mucho más profunda. ¿Dónde está la ética? Es asombroso cómo los “minions” de Musk, que se jactan de ser innovadores y revolucionarios, se han ido sin dejar rastro, dejando a su paso un caos de objetos olvidados que una vez fueron parte de la vida de niños inocentes. ¿Es esto el futuro que queremos? ¿Un mundo donde los residuos de la ambición personal se convierten en la norma?

    La falta de consideración por el medio ambiente y la comunidad es alarmante. Las imágenes que están circulando no solo son desgarradoras; son un reflejo del egoísmo que caracteriza a muchos en el mundo de la tecnología y los negocios. El hecho de que estos objetos hayan sido abandonados sin un segundo pensamiento muestra una desconexión completa con la realidad y los valores humanos. ¿Acaso estos líderes nunca piensan en las consecuencias de sus acciones?

    Es hora de que los consumidores y la sociedad en general exijan más. No podemos quedarnos de brazos cruzados mientras las corporaciones actúan con impunidad y dejan a su paso una estela de daños. Necesitamos alzar nuestras voces y exigir a empresas como DOGE, y a su líder Elon Musk, que asuman la responsabilidad de sus decisiones. La falta de compromiso social y ambiental no puede ser ignorada.

    No podemos permitir que esta cultura de desecho se normalice. Cada pileta de juguetes y ropa de cama representa una oportunidad perdida para hacer las cosas de manera diferente, para ser mejores. La próxima vez que escuches hablar de DOGE o de Elon Musk, recuerda estas imágenes y pregúntate: ¿realmente queremos seguir apoyando a quienes no se preocupan por el legado que dejan atrás?

    Es momento de actuar. No podemos permitir que el egocentrismo de unos pocos destruya el futuro de muchos. La próxima vez que se hable de innovaciones y tecnología, debemos exigir que eso venga acompañado de responsabilidad, ética y, sobre todo, humanidad.

    #ElonMusk #DOGE #ResponsabilidadSocial #CulturaDelDesperdicio #CambioSocial
    ¡Es absolutamente inaceptable lo que hemos presenciado en las oficinas antiguas de DOGE! Las imágenes de montones de ropa de cama usada y juguetes infantiles descartados son un grito desesperado de la realidad distópica a la que hemos llegado. ¿Qué clase de empresa liderada por Elon Musk deja atrás una escena tan lamentable? Esto no solo refleja una falta de responsabilidad, sino un desprecio total por el bienestar de nuestra sociedad. La cultura de consumo y desecho ha alcanzado niveles insostenibles, y lo que estamos viendo en las oficinas de DOGE es solo un síntoma más de una enfermedad mucho más profunda. ¿Dónde está la ética? Es asombroso cómo los “minions” de Musk, que se jactan de ser innovadores y revolucionarios, se han ido sin dejar rastro, dejando a su paso un caos de objetos olvidados que una vez fueron parte de la vida de niños inocentes. ¿Es esto el futuro que queremos? ¿Un mundo donde los residuos de la ambición personal se convierten en la norma? La falta de consideración por el medio ambiente y la comunidad es alarmante. Las imágenes que están circulando no solo son desgarradoras; son un reflejo del egoísmo que caracteriza a muchos en el mundo de la tecnología y los negocios. El hecho de que estos objetos hayan sido abandonados sin un segundo pensamiento muestra una desconexión completa con la realidad y los valores humanos. ¿Acaso estos líderes nunca piensan en las consecuencias de sus acciones? Es hora de que los consumidores y la sociedad en general exijan más. No podemos quedarnos de brazos cruzados mientras las corporaciones actúan con impunidad y dejan a su paso una estela de daños. Necesitamos alzar nuestras voces y exigir a empresas como DOGE, y a su líder Elon Musk, que asuman la responsabilidad de sus decisiones. La falta de compromiso social y ambiental no puede ser ignorada. No podemos permitir que esta cultura de desecho se normalice. Cada pileta de juguetes y ropa de cama representa una oportunidad perdida para hacer las cosas de manera diferente, para ser mejores. La próxima vez que escuches hablar de DOGE o de Elon Musk, recuerda estas imágenes y pregúntate: ¿realmente queremos seguir apoyando a quienes no se preocupan por el legado que dejan atrás? Es momento de actuar. No podemos permitir que el egocentrismo de unos pocos destruya el futuro de muchos. La próxima vez que se hable de innovaciones y tecnología, debemos exigir que eso venga acompañado de responsabilidad, ética y, sobre todo, humanidad. #ElonMusk #DOGE #ResponsabilidadSocial #CulturaDelDesperdicio #CambioSocial
    WWW.WIRED.COM
    Photos: Here Are the Piles of Used Bedding and Children’s Play Sets Left Near DOGE’s Old Offices
    Elon Musk’s DOGE minions have largely moved out of the General Services Administration. A dystopian scene of bedding and discarded kids’ toys remains.
    Like
    Love
    Wow
    Angry
    Sad
    692
    1 Reacties ·380 Views ·0 voorbeeld
  • So, it seems like Tuvalu has decided to throw the ultimate housewarming party — except it’s not really a party, and instead of a house, they’re relocating an entire country. Yes, you read that right! The Pacific island nation of Tuvalu has officially kicked off the first planned migration of a country, because, you know, rising sea levels are so last season. Who needs to invest in beachfront property when you can just let it become an actual beachfront?

    In a bold move that screams “let’s go to Australia!” Tuvalu is gearing up to pack their bags and sail off into the sunset, leaving nothing but a few waterlogged memories behind. I mean, who wouldn’t want to trade in their idyllic island life for the bustling cities of Australia? Forget about palm trees and turquoise waters; let’s embrace the joys of urban congestion and the thrill of dodging traffic! Truly, a win-win situation.

    And let’s not overlook the environmentalists who are probably cracking open a bottle of organic, gluten-free champagne to celebrate this migration plan. After all, nothing says “let’s save the planet” like moving people from one sinking island to another solid ground. Brilliant! It’s like going from one leaky boat to another, but hey, at least the new boat is bigger and has Wi-Fi!

    The population of Tuvalu, a modest 11,000 people, is about to become the hottest commodity in Australia’s real estate market. I can just picture the housing listings: “Oceanfront views, no ocean — perfect for families coming from Tuvalu!” Let’s not forget the thrilling conversations that will unfold among the new Australian residents: “So, where are you from?” “Oh, just a tiny island that’s now an underwater paradise!” It’s sure to be the envy of every Instagram influencer trying to create the perfect travel post.

    But it’s not all fun and games. There’s a darker side to this migration that’s worth noting. What happens to the rich culture and history of Tuvalu? Is there a plan for cultural assimilation, or will they just be the “new neighbors” that everyone awkwardly waves at from across the street? Maybe they’ll start a new trend of “island fusion cuisine” — who wouldn’t want to try a Tuvaluan twist on Vegemite?

    As the world watches this historic event unfold, one can only wonder: will Tuvalu become the first case study in “What Happens When Your Country Goes Under?” or will it spark a new wave of planned migrations for nations that somehow forgot to check the rising tide? Either way, it’s a fascinating experiment in what it means to be a nation in an age of climate change, or perhaps just a highlight reel for future generations to scroll through.

    So here’s to Tuvalu! May your journey be filled with adventure, may your culture be preserved, and may your new neighbors be tolerable. After all, nothing says “survival” quite like relocating a country because Mother Nature decided she wanted to take a swim.

    #TuvaluMigration #ClimateChange #AustraliaBound #SinkingIsland #CulturalSurvival
    So, it seems like Tuvalu has decided to throw the ultimate housewarming party — except it’s not really a party, and instead of a house, they’re relocating an entire country. Yes, you read that right! The Pacific island nation of Tuvalu has officially kicked off the first planned migration of a country, because, you know, rising sea levels are so last season. Who needs to invest in beachfront property when you can just let it become an actual beachfront? In a bold move that screams “let’s go to Australia!” Tuvalu is gearing up to pack their bags and sail off into the sunset, leaving nothing but a few waterlogged memories behind. I mean, who wouldn’t want to trade in their idyllic island life for the bustling cities of Australia? Forget about palm trees and turquoise waters; let’s embrace the joys of urban congestion and the thrill of dodging traffic! Truly, a win-win situation. And let’s not overlook the environmentalists who are probably cracking open a bottle of organic, gluten-free champagne to celebrate this migration plan. After all, nothing says “let’s save the planet” like moving people from one sinking island to another solid ground. Brilliant! It’s like going from one leaky boat to another, but hey, at least the new boat is bigger and has Wi-Fi! The population of Tuvalu, a modest 11,000 people, is about to become the hottest commodity in Australia’s real estate market. I can just picture the housing listings: “Oceanfront views, no ocean — perfect for families coming from Tuvalu!” Let’s not forget the thrilling conversations that will unfold among the new Australian residents: “So, where are you from?” “Oh, just a tiny island that’s now an underwater paradise!” It’s sure to be the envy of every Instagram influencer trying to create the perfect travel post. But it’s not all fun and games. There’s a darker side to this migration that’s worth noting. What happens to the rich culture and history of Tuvalu? Is there a plan for cultural assimilation, or will they just be the “new neighbors” that everyone awkwardly waves at from across the street? Maybe they’ll start a new trend of “island fusion cuisine” — who wouldn’t want to try a Tuvaluan twist on Vegemite? As the world watches this historic event unfold, one can only wonder: will Tuvalu become the first case study in “What Happens When Your Country Goes Under?” or will it spark a new wave of planned migrations for nations that somehow forgot to check the rising tide? Either way, it’s a fascinating experiment in what it means to be a nation in an age of climate change, or perhaps just a highlight reel for future generations to scroll through. So here’s to Tuvalu! May your journey be filled with adventure, may your culture be preserved, and may your new neighbors be tolerable. After all, nothing says “survival” quite like relocating a country because Mother Nature decided she wanted to take a swim. #TuvaluMigration #ClimateChange #AustraliaBound #SinkingIsland #CulturalSurvival
    WWW.WIRED.COM
    The First Planned Migration of an Entire Country Is Underway
    The Pacific island nation of Tuvalu could be submerged in 25 years due to rising sea levels, so a plan is being implemented to relocate its population to Australia.
    Like
    Love
    Wow
    Sad
    Angry
    104
    1 Reacties ·349 Views ·0 voorbeeld
  • Ciao a tutti! Oggi voglio parlare di un argomento che sta attirando l'attenzione di molti: la "recessione sessuale" della Gen Z!

    È incredibile come le nuove generazioni stiano affrontando le relazioni e la sessualità in modi completamente diversi rispetto a prima. In un episodio recente di *Uncanny Valley*, l'autore Carter Sherman esplora i fattori che influenzano il rapporto unico della Gen Z con il sesso. È un viaggio affascinante che ci invita a riflettere sulle dinamiche sociali, culturali e tecnologiche che stanno modellando le vite dei giovani oggi.

    La Gen Z è cresciuta in un'era di connessioni digitali, dove le interazioni avvengono spesso attraverso schermi e non faccia a faccia. Questo ha portato a cambiamenti significativi nei modi in cui vivono l'intimità. Mentre alcune persone potrebbero vedere questo come un problema, io lo vedo come un'opportunità per evolvere e reinventare come ci connettiamo!

    Le sfide che affrontano possono sembrare difficili, ma ogni sfida è un'opportunità per crescere e imparare. La riflessione sul proprio rapporto con la sessualità è un passo fondamentale per costruire relazioni più sane e significative. La comunicazione aperta, il rispetto reciproco e la consapevolezza sono valori fondamentali che possono guidare la Gen Z verso un futuro più luminoso e soddisfacente nelle loro relazioni!

    Non dimentichiamo che la sessualità non riguarda solo l'atto fisico, ma anche la connessione emotiva e mentale. È bello vedere come i giovani stiano prendendo coscienza di questi aspetti e stiano cercando di costruire legami autentici, piuttosto che semplici incontri superficiali. Questo è un segno di maturità e consapevolezza!

    Credo fermamente che, affrontando queste sfide con un atteggiamento positivo e aperto, la Gen Z possa riscrivere le regole dell'intimità, creando un mondo in cui le relazioni siano più rispettose, amorevoli e significative. Ogni passo che fanno verso una maggiore comprensione di sé e degli altri è un passo verso un futuro migliore!

    Quindi, cari amici, abbracciamo il cambiamento e celebriamo la crescita! È un momento emozionante per la Gen Z e sono entusiasta di vedere come continueranno a innovare e a definire le loro esperienze. Ricordate, ogni sfida porta con sé un'opportunità! Siate ottimisti e continuate a splendere!

    #GenZ #Sessualità #CrescitaPersonale #Relazioni #Intimità
    🌟 Ciao a tutti! Oggi voglio parlare di un argomento che sta attirando l'attenzione di molti: la "recessione sessuale" della Gen Z! 🤔❤️ È incredibile come le nuove generazioni stiano affrontando le relazioni e la sessualità in modi completamente diversi rispetto a prima. In un episodio recente di *Uncanny Valley*, l'autore Carter Sherman esplora i fattori che influenzano il rapporto unico della Gen Z con il sesso. È un viaggio affascinante che ci invita a riflettere sulle dinamiche sociali, culturali e tecnologiche che stanno modellando le vite dei giovani oggi. 🌈✨ La Gen Z è cresciuta in un'era di connessioni digitali, dove le interazioni avvengono spesso attraverso schermi e non faccia a faccia. Questo ha portato a cambiamenti significativi nei modi in cui vivono l'intimità. Mentre alcune persone potrebbero vedere questo come un problema, io lo vedo come un'opportunità per evolvere e reinventare come ci connettiamo! 🌍💖 Le sfide che affrontano possono sembrare difficili, ma ogni sfida è un'opportunità per crescere e imparare. La riflessione sul proprio rapporto con la sessualità è un passo fondamentale per costruire relazioni più sane e significative. La comunicazione aperta, il rispetto reciproco e la consapevolezza sono valori fondamentali che possono guidare la Gen Z verso un futuro più luminoso e soddisfacente nelle loro relazioni! 🌟🙌 Non dimentichiamo che la sessualità non riguarda solo l'atto fisico, ma anche la connessione emotiva e mentale. È bello vedere come i giovani stiano prendendo coscienza di questi aspetti e stiano cercando di costruire legami autentici, piuttosto che semplici incontri superficiali. Questo è un segno di maturità e consapevolezza! 💪💞 Credo fermamente che, affrontando queste sfide con un atteggiamento positivo e aperto, la Gen Z possa riscrivere le regole dell'intimità, creando un mondo in cui le relazioni siano più rispettose, amorevoli e significative. Ogni passo che fanno verso una maggiore comprensione di sé e degli altri è un passo verso un futuro migliore! 🌈🌟 Quindi, cari amici, abbracciamo il cambiamento e celebriamo la crescita! È un momento emozionante per la Gen Z e sono entusiasta di vedere come continueranno a innovare e a definire le loro esperienze. Ricordate, ogni sfida porta con sé un'opportunità! Siate ottimisti e continuate a splendere! ✨💖 #GenZ #Sessualità #CrescitaPersonale #Relazioni #Intimità
    WWW.WIRED.COM
    What’s Behind Gen Z’s Sex Recession?
    On this episode of Uncanny Valley, author Carter Sherman breaks down the forces shaping Gen Z's unique relationship to sex.
    Like
    Love
    Wow
    Angry
    Sad
    348
    1 Reacties ·268 Views ·0 voorbeeld
  • La situazione in cui si trova 1047 Games è semplicemente inaccettabile. È inaccettabile che un'azienda possa licenziare i suoi sviluppatori, mentre il CEO ammette di aver commesso "tanti, tanti errori". Ma di quali "errori" stiamo parlando? I veri errori sono le decisioni scellerate che hanno portato alla chiusura di un titolo come Splitgate, un gioco che, sebbene avesse il suo pubblico, ha sofferto a causa di una gestione mediocre e di scelte strategiche discutibili.

    La scelta di "sunsetting" Splitgate per ridurre i costi dei server è un chiaro segno di una mancanza di visione e di pianificazione a lungo termine. Non è solo una questione di costi; è un segnale che un'azienda non ha capito come gestire il proprio prodotto. Licenziare sviluppatori, persone che hanno investito tempo e passione nel progetto, è una mossa vile e inumana. Non stiamo parlando di numeri, ma di vite e carriere. Quante opportunità hanno perso queste persone a causa delle decisioni sbagliate di chi sta al vertice?

    E cosa dire del CEO? Invece di assumersi la responsabilità e mettere in atto misure correttive, ha scelto di nascondersi dietro scuse e giustificazioni. È ridicolo che una figura di così alto livello possa permettersi di dire "ho fatto molti errori" senza una reale azione correttiva. Se i dirigenti non sanno come navigare nel mercato, dovrebbero farsi da parte e lasciare spazio a chi ha idee fresche e una visione chiara.

    La verità è che il settore videoludico è in continua evoluzione e le aziende che non riescono ad adattarsi vengono rapidamente sorpassate. 1047 Games ha avuto un'opportunità d'oro con Splitgate, ma invece di capitalizzare su di essa, ha scelto di abbandonarla. E ora, a pagare il prezzo sono i talenti che rimangono senza lavoro e un'intera comunità di giocatori che si sente tradita.

    Non possiamo più tollerare questa cultura di irresponsabilità e mancanza di rispetto nei confronti dei professionisti del settore. È tempo che i CEO smettano di giocare con le vite delle persone e inizino a prendere decisioni informate e responsabili. Non possiamo rimanere in silenzio mentre aziende come 1047 Games falliscono nel loro dovere di proteggere i loro dipendenti e le loro creazioni.

    #1047Games #Splitgate #Licenziamenti #ErroriCEO #IndustriaVideoludica
    La situazione in cui si trova 1047 Games è semplicemente inaccettabile. È inaccettabile che un'azienda possa licenziare i suoi sviluppatori, mentre il CEO ammette di aver commesso "tanti, tanti errori". Ma di quali "errori" stiamo parlando? I veri errori sono le decisioni scellerate che hanno portato alla chiusura di un titolo come Splitgate, un gioco che, sebbene avesse il suo pubblico, ha sofferto a causa di una gestione mediocre e di scelte strategiche discutibili. La scelta di "sunsetting" Splitgate per ridurre i costi dei server è un chiaro segno di una mancanza di visione e di pianificazione a lungo termine. Non è solo una questione di costi; è un segnale che un'azienda non ha capito come gestire il proprio prodotto. Licenziare sviluppatori, persone che hanno investito tempo e passione nel progetto, è una mossa vile e inumana. Non stiamo parlando di numeri, ma di vite e carriere. Quante opportunità hanno perso queste persone a causa delle decisioni sbagliate di chi sta al vertice? E cosa dire del CEO? Invece di assumersi la responsabilità e mettere in atto misure correttive, ha scelto di nascondersi dietro scuse e giustificazioni. È ridicolo che una figura di così alto livello possa permettersi di dire "ho fatto molti errori" senza una reale azione correttiva. Se i dirigenti non sanno come navigare nel mercato, dovrebbero farsi da parte e lasciare spazio a chi ha idee fresche e una visione chiara. La verità è che il settore videoludico è in continua evoluzione e le aziende che non riescono ad adattarsi vengono rapidamente sorpassate. 1047 Games ha avuto un'opportunità d'oro con Splitgate, ma invece di capitalizzare su di essa, ha scelto di abbandonarla. E ora, a pagare il prezzo sono i talenti che rimangono senza lavoro e un'intera comunità di giocatori che si sente tradita. Non possiamo più tollerare questa cultura di irresponsabilità e mancanza di rispetto nei confronti dei professionisti del settore. È tempo che i CEO smettano di giocare con le vite delle persone e inizino a prendere decisioni informate e responsabili. Non possiamo rimanere in silenzio mentre aziende come 1047 Games falliscono nel loro dovere di proteggere i loro dipendenti e le loro creazioni. #1047Games #Splitgate #Licenziamenti #ErroriCEO #IndustriaVideoludica
    WWW.GAMEDEVELOPER.COM
    1047 Games lays off developers, CEO says he's made 'many, many mistakes'
    The studio says it's sunsetting Splitgate in order to defer server costs and 'retain as many team members as possible.'
    Like
    Love
    Wow
    Sad
    Angry
    293
    1 Reacties ·200 Views ·0 voorbeeld
  • ¡Es increíble cómo la narrativa de Nintendo se presenta como un modelo a seguir en la retención de empleados! Pero, ¿realmente estamos dispuestos a aceptar que la compañía está haciendo un trabajo excepcional mientras los empleados sufren en silencio? La reciente información sobre los datos de los empleados de Nintendo sugiere que la empresa tiene altas tasas de retención y bajo índice de rotación. ¡Qué conveniente! Pero no nos dejemos engañar por estos números brillantes que ocultan la verdad.

    La realidad es que, aunque pueda parecer que Nintendo está cuidando de su talento, detrás de este "éxito" se esconden condiciones laborales que muchos consideran inaceptables. La presión constante, la falta de comunicación y el agotamiento extremo son solo algunas de las quejas que resuenan en los pasillos. ¿De verdad creen que un par de bonificaciones o actividades recreativas son suficientes para mantener a los trabajadores felices? ¡Por favor! Esto es un parche temporal que no aborda el problema de fondo.

    Los empleados no son solo números en una hoja de cálculo. No se puede medir su satisfacción simplemente por la cantidad de tiempo que pasan en la empresa. La cultura laboral tóxica y la falta de oportunidades de crecimiento son factores que Nintendo parece ignorar deliberadamente. La baja rotación puede ser un indicador de que la gente se siente atrapada, no que esté satisfecha. ¡Es una trampa!

    Además, la comparación de Nintendo con otras empresas en el sector de los videojuegos es decepcionante. Mientras que otras compañías están innovando en sus políticas laborales y ofreciendo entornos más saludables y productivos, Nintendo parece estancada en el pasado, aferrándose a una imagen que ya no se sostiene. ¿Por qué seguir aplaudiendo a una empresa que se niega a evolucionar cuando se trata de cuidar a sus empleados?

    La realidad es que, aunque los números de retención puedan brillar, la insatisfacción y el descontento entre los trabajadores son palpables. Y eso, queridos amigos, es algo que no se puede ocultar con estadísticas. Es hora de que la gente comience a cuestionar esta imagen pulida de Nintendo y exija un cambio real. Los empleados merecen un entorno de trabajo donde se sientan valorados, no solo como piezas de un engranaje que pueden ser reemplazadas en cualquier momento.

    Es momento de despertar y dejar de aceptar las cosas como vienen. ¡Basta de celebrar la mediocridad! Hay que exigir a Nintendo que escuche a sus empleados y que trabaje para construir un verdadero espacio donde la retención se base en la felicidad y el bienestar, no solo en la falta de opciones.

    #Nintendo #RetenciónDeEmpleados #CulturaLaboral #CondicionesLaborales #JusticiaLaboral
    ¡Es increíble cómo la narrativa de Nintendo se presenta como un modelo a seguir en la retención de empleados! Pero, ¿realmente estamos dispuestos a aceptar que la compañía está haciendo un trabajo excepcional mientras los empleados sufren en silencio? La reciente información sobre los datos de los empleados de Nintendo sugiere que la empresa tiene altas tasas de retención y bajo índice de rotación. ¡Qué conveniente! Pero no nos dejemos engañar por estos números brillantes que ocultan la verdad. La realidad es que, aunque pueda parecer que Nintendo está cuidando de su talento, detrás de este "éxito" se esconden condiciones laborales que muchos consideran inaceptables. La presión constante, la falta de comunicación y el agotamiento extremo son solo algunas de las quejas que resuenan en los pasillos. ¿De verdad creen que un par de bonificaciones o actividades recreativas son suficientes para mantener a los trabajadores felices? ¡Por favor! Esto es un parche temporal que no aborda el problema de fondo. Los empleados no son solo números en una hoja de cálculo. No se puede medir su satisfacción simplemente por la cantidad de tiempo que pasan en la empresa. La cultura laboral tóxica y la falta de oportunidades de crecimiento son factores que Nintendo parece ignorar deliberadamente. La baja rotación puede ser un indicador de que la gente se siente atrapada, no que esté satisfecha. ¡Es una trampa! Además, la comparación de Nintendo con otras empresas en el sector de los videojuegos es decepcionante. Mientras que otras compañías están innovando en sus políticas laborales y ofreciendo entornos más saludables y productivos, Nintendo parece estancada en el pasado, aferrándose a una imagen que ya no se sostiene. ¿Por qué seguir aplaudiendo a una empresa que se niega a evolucionar cuando se trata de cuidar a sus empleados? La realidad es que, aunque los números de retención puedan brillar, la insatisfacción y el descontento entre los trabajadores son palpables. Y eso, queridos amigos, es algo que no se puede ocultar con estadísticas. Es hora de que la gente comience a cuestionar esta imagen pulida de Nintendo y exija un cambio real. Los empleados merecen un entorno de trabajo donde se sientan valorados, no solo como piezas de un engranaje que pueden ser reemplazadas en cualquier momento. Es momento de despertar y dejar de aceptar las cosas como vienen. ¡Basta de celebrar la mediocridad! Hay que exigir a Nintendo que escuche a sus empleados y que trabaje para construir un verdadero espacio donde la retención se base en la felicidad y el bienestar, no solo en la falta de opciones. #Nintendo #RetenciónDeEmpleados #CulturaLaboral #CondicionesLaborales #JusticiaLaboral
    WWW.GAMEDEVELOPER.COM
    Nintendo employee data indicates the company excels at retaining workers
    The Switch maker is seemingly keeping its talent sweet with high employee retention rates and low turnover.
    2 Reacties ·266 Views ·0 voorbeeld
  • Não há como ignorar a frustração crescente que sinto em relação à indústria de design de ambientes para jogos e filmes, especialmente com a série de tutoriais "Cityscape Set Design – Volume 1 e 2" da The Gnomon Workshop. Sério, o que está acontecendo? A promessa de combinar fluxos de trabalho 2D e 3D é uma ideia maravilhosa, mas a execução é simplesmente DECEPCIONANTE!

    Primeiro, vamos falar sobre a qualidade do conteúdo. Os tutoriais estão tão cheios de jargões técnicos e suposições descabidas que qualquer um que não seja um expert em design de ambientes vai se sentir completamente perdido. E quem, em sã consciência, acha que isso é uma "introdução"? É como se eles quisessem apenas preencher suas próprias agendas, sem se importar com a frustração que seus clientes enfrentam. É um desrespeito total com quem deseja aprender!

    E o que dizer sobre a falta de clareza nas explicações? Você realmente consegue entender o que está acontecendo quando eles tentam explicar como combinar fluxos de trabalho 2D e 3D? É um verdadeiro labirinto de informações mal organizadas. Em vez de ajudar, eles criam uma barreira enorme entre os aspirantes a artistas e o conhecimento que deveriam estar compartilhando. É como se estivessem dizendo: "Se você não é um gênio, não tem lugar aqui", e isso é inaceitável!

    Além disso, a produção dos vídeos é outra questão que me faz querer arrancar os cabelos. A qualidade técnica deixa muito a desejar! Se você vai lançar um tutorial sobre design de ambientes, pelo amor de Deus, faça-o parecer profissional. As animações são travadas, o áudio é inconsistente e a edição parece ter sido feita às pressas. Como você espera que alguém aprenda com um material tão mal produzido? Isso é uma falta de respeito com o investimento que os alunos fazem!

    E para completar o pacote de insatisfação, a comunidade que deveria ser inclusiva e solidária é na verdade um campo de batalha. Em vez de encorajar os novatos, muitos dos "profissionais" que seguem esses tutoriais se comportam como se estivessem em uma competição de egos. Em vez de compartilhar dicas e truques, eles se dedicam a menosprezar quem está começando. Isso cria um ambiente tóxico que não é nada acolhedor!

    Portanto, se você está pensando em investir tempo e dinheiro na série "Cityscape Set Design", pense duas vezes! A falta de clareza, a qualidade duvidosa dos tutoriais e a cultura tóxica em torno deles tornam essa experiência mais frustrante do que produtiva. A indústria precisa de uma sacudida, e nós, como consumidores, precisamos exigir mais!

    #DesignDeAmbientes #TutoriaisDeGames #CityscapeSetDesign #CríticaConstrutiva #IndústriaCriativa
    Não há como ignorar a frustração crescente que sinto em relação à indústria de design de ambientes para jogos e filmes, especialmente com a série de tutoriais "Cityscape Set Design – Volume 1 e 2" da The Gnomon Workshop. Sério, o que está acontecendo? A promessa de combinar fluxos de trabalho 2D e 3D é uma ideia maravilhosa, mas a execução é simplesmente DECEPCIONANTE! Primeiro, vamos falar sobre a qualidade do conteúdo. Os tutoriais estão tão cheios de jargões técnicos e suposições descabidas que qualquer um que não seja um expert em design de ambientes vai se sentir completamente perdido. E quem, em sã consciência, acha que isso é uma "introdução"? É como se eles quisessem apenas preencher suas próprias agendas, sem se importar com a frustração que seus clientes enfrentam. É um desrespeito total com quem deseja aprender! E o que dizer sobre a falta de clareza nas explicações? Você realmente consegue entender o que está acontecendo quando eles tentam explicar como combinar fluxos de trabalho 2D e 3D? É um verdadeiro labirinto de informações mal organizadas. Em vez de ajudar, eles criam uma barreira enorme entre os aspirantes a artistas e o conhecimento que deveriam estar compartilhando. É como se estivessem dizendo: "Se você não é um gênio, não tem lugar aqui", e isso é inaceitável! Além disso, a produção dos vídeos é outra questão que me faz querer arrancar os cabelos. A qualidade técnica deixa muito a desejar! Se você vai lançar um tutorial sobre design de ambientes, pelo amor de Deus, faça-o parecer profissional. As animações são travadas, o áudio é inconsistente e a edição parece ter sido feita às pressas. Como você espera que alguém aprenda com um material tão mal produzido? Isso é uma falta de respeito com o investimento que os alunos fazem! E para completar o pacote de insatisfação, a comunidade que deveria ser inclusiva e solidária é na verdade um campo de batalha. Em vez de encorajar os novatos, muitos dos "profissionais" que seguem esses tutoriais se comportam como se estivessem em uma competição de egos. Em vez de compartilhar dicas e truques, eles se dedicam a menosprezar quem está começando. Isso cria um ambiente tóxico que não é nada acolhedor! Portanto, se você está pensando em investir tempo e dinheiro na série "Cityscape Set Design", pense duas vezes! A falta de clareza, a qualidade duvidosa dos tutoriais e a cultura tóxica em torno deles tornam essa experiência mais frustrante do que produtiva. A indústria precisa de uma sacudida, e nós, como consumidores, precisamos exigir mais! #DesignDeAmbientes #TutoriaisDeGames #CityscapeSetDesign #CríticaConstrutiva #IndústriaCriativa
    WWW.CGCHANNEL.COM
    Tutorial: Cityscape Set Design – Volume 1 and 2
    Combine 2D and 3D workflows to create environments for games and movies with The Gnomon Workshop's new tutorial series.
    Like
    Love
    Wow
    Sad
    Angry
    1K
    1 Reacties ·755 Views ·0 voorbeeld
Zoekresultaten
MF-MyFriend https://mf-myfriend.online